mercoledì 29 giugno 2016

Orto in terrazza e indipendenza


Chi ha adottato uno stile di vita naturale difficilmente apprezzerà prodotti commerciali, questo è assodato, ma con l'andare del tempo anche prodotti biologici certificati non convincono più del tutto. La cosa più bella e affascinante della vita "all'antica" è riscoprirsi in grado di fare tutto in casa, quasi tutto.
Per ciò che non si riesce a fare da soli, rimane l'antichissimo baratto e i produttori locali naturali.
L'orto in terrazza, se si possiede anche un piccolo spazio esterno esposto a sud, è sicuramente da non sottovalutare, in termini di risparmio, gratificazione e qualità del prodotto ottenuto.
L'azione antidepressiva di questa pratica è da Nobel e, non appena assaggerete la prima foglia di insalata, condita un secondo dopo averla staccata diventerete irreversibilmente viziati.
Non tutti si sentono portati per il giardinaggio, questo potrebbe costituire un limite, ma a questo riguardo poco potrà fare il mio piccolo blog, tranne che consigliarvi di provarci e garantirvi che ne verrete rapiti alla prima fioritura o raccolto.
Un'orto in terrazza o balcone ha bisogno di qualche preambolo, di una rete di sostegno, che poi diventerà la vostra "green resource", la vostra chance verde, la possibilità, in poche parole, di riversare i vostri scarti vegetali, organici ed inorganici, vedere nascere un ricchissimo fertilizzante per la vostra "creatura" e dimezzare i rifiuti da smaltire. Vi sembra poco? A me no!
Prima di iniziare l'orto vero e proprio vi consiglio di iniziare il compost. Basta un grande vaso e per grande intendo una dimensione adeguata al vostro terrazzo o balcone, d'altronde anche l'orto sarà proporzionato, con strati di cartone, terra, cenere se avete il camino, gusci d'uova se le mangiate, fondi di té e caffè, scarti di frutta e verdura, tovaglioli usati, erbacce, potete ottenere un ricco compost.
Non sarà molto differente il procedimento per il vostro orto urbano e sarà un po' come cucinare, visto che la tecnica della stratificazione dei materiali si chiama "lasagna". Per quanto riguarda le dimensioni dei vasi, contenitori o cassoni tutto dipende dallo spazio di cui usufruite. Se avete tanto spazio potete coltivate tutto ciò che volete, ma dovrete scegliere dei contenitori profondi a seconda del tipo d'ortaggio. Se, invece, non avete molto spazio, dovrete scegliere delle tipologie di piante che possano crescere bene in vasi meno ingombranti. Tutto è possibile.
Scegliete vasi tondi e non troppo alti per le erbe aromatiche, vasi rettangolari e profondi almeno 40cm per pomodori, biete, lattughe, spinaci e vasi grandi e profondi per zucchine, melanzane, cetrioli e fagiolini. Io consocio sempre diverse piante per vaso.
Il pomodoro con il basilico è tra i più famosi sposalizi, sia in tavola che in vaso. Le erbe potete consociarle quasi tutte, ovviamente in un vaso quelle che vogliono più acqua come basilico, prezzemolo, sedano, menta e in un altro rosmarino, salvia, timo e lavanda.
Per il resto, ci sono migliaia si siti web con liste di consociazioni ed ognuno diventerà mano a mano più esperto grazie all'osservazione.
Torniamo ai vasi, fate una base di argilla espansa, cartone, terra, compost, erba secca o piccoli legnetti, altra terra et violà, avrete un vaso ricco di sostanza organica per i vostri ortaggi.
Avete anche un vaso o meglio due di compost, mentre uno matura, l'altro si riempie di nuovi scarti, questo significa altra sostanza organica in potenza.
Al momento della semina o della messa a dimora di piantine state molto attenti a scegliere sementi da banche di semi antiche, come la nostra localissima banca di Sementi Indipendenti sito qui, oppure ad acquistare sementi biologiche, biodinamiche e sicuramente piantine non ibridate (F1).
Ci sono molti altri trucchi e consigli per portare avanti le vostre colture in balcone, ma ne parleremo in altri post.
Al prossimo!

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